Collezione: Libri bambini 0-2 anni

Leggere è importante: sviluppa la mente e la creatività, la capacità di astrazione e di riflessione. Ma quando iniziare ad avvicinare i bimbi alla lettura? «Per stimolare il terreno dell'ascolto, l'ideale è cominciare a parlargli con un tono di voce calmo e tranquillo, fin da quando sono nella pancia. Dopo la nascita, nei primi mesi di vita, è importante accompagnare con parole dolci e una sonorità accogliente i momenti di cura» spiega Monica Castagnetti, psicopedagogista in Nati per Leggere, il progetto di promozione della lettura ad alta voce ai bambini nato dall'alleanza tra pediatri e bibliotecari.

«Fino ai sei mesi, il neonato non ha ancora sviluppato le abilità necessarie che gli consentono di approcciarsi al libro correttamente. Quando conquista la capacità di stare seduto e di governare la testa si può cominciare ad avvicinarlo alla lettura. Questo non vuol dire che sarà capace di seguire una storia, ma che riuscirà a interagire con il volume in qualità di oggetto:

  • lo toccherà;
  • lo assaggerà;
  • lo guarderà, attirato dai suoi colori;
  • e sarà disponibile ad osservarlo almeno per quale minuto».

Così piccoli, infatti, non riescono a mantenere l'attenzione a lungo: l'abilità di concentrarsi dovrà essere costruita nel tempo.

Interagire con i libri diventerà così un bel rituale quotidiano che accompagnerà precisi momenti della giornata, come il risveglio o il sonno.

«Dai 9 ai 12 mesi si può proporre al bambino una lettura "dialogica". Ciò vuol dire che se stiamo leggendo una storia e a un certo punto c'è, ad esempio, una palla, possiamo fermarci, indicare la figura e dire ad alta voce "questa è la palla". Il bimbo, a sua volta la indicherà, riconoscendola, e a quel punto potremmo aggiungere: "e la tua palla dov'è?", riportando il pensiero al piano del reale».

Raggiunto l'anno, il piccolo indica e comincia a farfugliare e a identificare con suoni scelti le prime parole. «A quel punto si apre tutto il mondo della lettura in cui l'adulto propone la frase, nomina l'oggetto indicato dal bambino e ne descrive alcune caratteristiche. Queste sono tutte modalità di rinforzo dello sviluppo del linguaggio».

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